Love U Daddy Appena uccisi mio padre il sangue dalla sua carotide coló giù, imbrattandomi l'impermeabile di uno scuro liquido viscido. Una melassa impenetrabile, che scorreva e sembrava luccicare. La flebile luce dava al sangue una sfumatura bluastra, quasi ipnotica. Sembrava la morte di un guerriero splendente. " Mi siedo accanto a te" dissi a mio padre, ormai cadavere. Il suo viso era ancora molle, la barba ispida ed il suo stupido neo, simile ad un bubbone pestifero, era sempre lì. Che orrore. Ma tutto si sarebbe ridotto prima o poi. Pensavo che sarebbe stato bello se quel momento si fosse protratto più a lungo. Invece sei morto in fretta papà. Senza troppi gemiti hai lasciato tua figlia orfana. Vergogna, non ti sei minimamente impegnato. Una delusione. Le viscere si erano già svuotate me lo sentivo, un puzzo insopportabile, ma resistevo. Volevo osservare più a lungo possibile. Sembrava una cometa, non lo avrei più rivisto così. Era magnifico. Se sapessi dipingere lo ritrarrei per poterne conservare la bellezza per sempre. " Ti ho amato da bambina papà, ma adesso ti amo ancora di più" dissi in lacrime, commossa. Un coltello poteva dare tanta felicità? Mi pentivo di non aver portato la macchina fotografica.